martedì 25 settembre 2012

PAROLE CHIAVE & ALTRO

Neanche a farlo apposta, quella domenica pioveva ed io e mia sorella avevamo deciso di tenere i bambini in casa...nel pieno pomeriggio, tra le nuvole una spada affilata di sole si fa spazio con forza. Usciamo!!!
Proponiamo un giro per strade rurali nel Parco dell'Alta Murgia, e così seguendo le indicazioni per un agriturismo ci siamo trovate in questo luogo che non è il solito agriturismo ... 
http://www.poggioferrata.it/
Il paesaggio, la struttura e le attività proposte dall'azienda potete, se volete, per curiosità visionarle sul link che vi ho pubblicato. Quello che invece volevo comunicarvi è che presso questo centro vendono "un nuovo antico pensiero", una delle poche strategie percorribili: il ritorno al futuro.
In azienda, muli, asini, capre, galline, maiali, uva, fichi, ed il grano del "senatore Cappelli", Se volete sapere di cosa si tratta cliccate su questi links:
no ogm, cibo spontaneamente biologico, un cane malato in isolamento, un maiale troppo invadente e prepotente messo in disparte, computer, telefono cellulare, voglia di confronto con pudica discrezione. 
In questi luoghi da scoprire, è come trovare un giocatore sconosciuto nel gioco del nascondino. E chi lo conosceva?, da dove è spuntato? Qui il tempo non si è fermato affatto, anzi si lavora... si lavora in tutti i sensi anche per definire un modello plausibile di prevenzione della salute, del benessere e della "vita". Si parla di coscienza collettiva ... Solo a nominarle ste parole mi sento meno sola ... illusione irreprimibile che aiuta a sopravvivere...
In sostanza si fa didattica ai bambini, e non c'è nulla di più importante che possa far ben sperare in una "Evoluzione" della coscienza collettiva, si fanno incontri - dibattiti, in cui la gente comune è invitata a confronto con medici luminari che finalmente parlano di connessione tra MALATTIA e SISTEMA ED ABITUDINE ALIMENTARE PERVERSI, e credetemi al Sud come al Nord non è poi tanto ancora così comune. Chissà perchè?! pensate alla ricaduta che un'inversione di rotta, se opportunamente divulgata e collettivizzata, potrebbe avere sul mercato degli alimenti e su tutti gli annessi e connessi. Pensate a cosa accadrebbe se tutti decidessimo di diventare prevalentemente vegetariani??????
Qui si fanno passeggiate per respirare l'aria che si sfuma con la terra e non con il pavimento.
Voi mi chiederete cosa centra tutto questo con Stefano, con il suo blog, con il cancro...cosa centra Stefano con la Fattoria? Tutti noi viviamo a volte consapevoli, ancora più spesso inconsapevoli di compiere quotidianamente gesti che ci fanno del "male", di operare scelte quotidiane che ci rovinano la salute, di pensare al nostro più spinto individualismo piuttosto che a comunicare e a "partecipare" con gli altri, senza considerare che alcuni dei nostri errati gesti quotidiani possono significare il malessere per altri; questi sono fattori che POSSONO FAR AMMALARE.


A questa consapevolezza era arrivato Stefano negli ultimi tempi...mi disse un giorno:"...pensavo di essere invincibile ed invece, ho esagerato"



Sono sempre più convinta che IL CANCRO è una "scelta di AUTODISTRUZIONE", E' UNA SPECIE DI MALATTIA PSICOSOMATICA, cioè fortemente legata a cause di MALESSERE EMOTIVO E PSICOLOGICO. NE SONO SEMPRE PIU' CONVINTA.
Se riflettete un attimo, la massa tumorale non si configura con una presenza esterna, non è un virus o un batterio, un parassita che viene da lontano per nutrirsi della nostra linfa...è la nostra stessa massa, sono nostre le cellule che, un giorno decidono di "indemoniarsi" e di suicidarci e "suicidarsi"...e si perchè poi l'"anfame" MUORE CON IL CORPO DEL SUO OSPITE, IL SUO STESSO CORPO...Pensate che paradosso...l'"anfame", quel coglione è morto con l'involucro di Stefano!!! 
Ora, questa non è una legge assoluta, pensate a Taranto (http://it.wikipedia.org/wiki/Ilva), a Cernobyl, a Manfredonia, a Giovinazzo ... l'inquinamento ambientale può causare il cancro di persone che sono felici di vivere, ma a questo punto subentra l'importantissimo concetto della coscienza collettiva: tutti noi inquiniamo quotidianamente e quindi siamo responsabili della nostra stessa autodistruzione. Ciò avviene sul piano del singolo organismo vivente, ma allo stesso modo sul piano dell'insieme degli esseri viventi che, come ormai ben si sa già a partire dagli anni sessanta (con la nascita della scienza ecologica, con ODUM capofila), fanno parte di un unico mega sistema. COSCIENZA COLLETTIVA

C'è un altro aspetto molto importante: è quello della COSCIENZA. Abbiamo l'alibi della non conoscenza ma quello dell'"incoscienza" non ce lo possiamo permettere. In pratica, io penso e dico queste cose perchè un evento forte, drammatico e doloroso della mia vita come la morte di Stefano mi ha indotto a riflettere...ma quanti di noi che non ci passano personalmente, o che vengono "colpiti di striscio" vivono nell'INCOSCIENZA e ne sono sollevati?

giovedì 13 settembre 2012

Zen zerò: Il deodorante fatto in casa


Erano secoli che dovevo spiegarvi, in poche semplici mosse, come si fabbrica il deodorante "fai date". Oggi finalmente vi dico: gli ingredienti sono acqua demineralizzata, bicarbonato di sodio, oli essenziali e un pentolino di acciaio, un contenitore da 100 ml, meglio se dotato di un erogatore spray.
  1. prendiamo 100 ml di acqua demineralizzata e la mettiamo ad intiepidirsi a fuoco bassissimo
  2. spegniamo il fuoco e versiamo 1 cucchiaino da caffè di bicarbonato nell'acqua tiepida
  3. mescoliamo bene fino a quando saremo certi che il bicarbonato è ben sciolto
  4. versiamo la soluzione nel contenitore erogatore
  5. infine aggiungiamo 5 gocce di olio essenziale - profumazione di fondo e 10 gocce di olio essenziale - profumazione di testa.
Ed ora permettetemi questa digressione così poco "intellettuale", non commisurata al livello culturale dell'utenza di questo blog ... bah!? Cito un articolo di "Donna moderna" che racconta alcune cosucce interessanti, per me. Ma è anche giusto "dare a Cesare quel che è di Cesare". E poi basta con lo snobbismo che porta negatività, spreco di energie ecc.
Leggo su "Donna moderna":

I profumi naturali hanno alla base uno o più oli essenziali, cioè miscele di sostanze aromatiche presenti come minuscole goccioline nei fiori, nelle foglie, nella buccia dei frutti, nella resina e nel legno di molte piante. Si tratta di sostanze volatili, solubili in olio e in alcol ma non in acqua. E si dividono in note di testa, di cuore e di fondo (o base). Le prime sono le fragranze che subito percepiamo in un profumo, ma anche le prime a svanire, lasciando una scia di freschezza. Tra queste ci sono: agrumi, cardamomo, eucalipto, mandarino, menta piperita e verbena.


Le note di cuore, invece, hanno maggiore persistenza e danno alla fragranza il carattere definitivo. La loro durata a fior di pelle oscilla tra i 15 minuti e le quattro ore. Rientrano in questa categoria alloro, basilico, gelsomino, lavanda, geranio, melissa, mirto, neroli, rosa, ylan ylang.


Quelle di fondo, infine, sono le più persistenti e i loro accenti caldi e avvolgenti rimangono anche quando la fragranza si è attenuata. Possono essere: betulla, cannella, cedro, chiodi di garofano, legno di rosa, mirra, muschio e muschio bianco, patchouli, pino mugo, rosmarino, timo e zenzero. Una buona miscela contiene tutte e tre le note. L’accorgimento è partire con quelle di base, poi aggiungere quelle di cuore e chiudere con le note di testa.

http://www.donnamoderna.com/bellezza/viso-e-corpo/cosmetici-naturali-fai-da-te/dossier/Il-deodorante-fai-da-te/

Noi abbiamo scelto arancio amaro (nota di testa) e zenzero (nota di fondo). Ma ognuno di voi può sbizzarrirsi come vuole...anche ad annusare, in erboristeria (se non vi cacciano prima).
Per quella che è la mia esperienza, possiamo anche abbondare un pò di più con le gocce, mantenendo le proporzioni (1:2) tra le varie tipologie di fragranza.
IMPORTANTISSIMO è conservare in frigo (no frizer) il deodorante. Dura al massimo una settimana.
Dopo ricordatevi che, come la carrozza di Cenerentola, allo scoccare della mezzanotte, ridiventa una zucca (Booona la zucca...)!!!!!!

Dedicare un pò di tempo alla cura di se stessi ricercando il più possibile un modus vivendi diverso, diversità di approccio all'acquisto, all'uso, allo spreco, maggiore coscienza e conoscenza...ricordate che sono "diritti" per noi, che dimentichiamo di avere.


Ci vogliono 10 minuti del nostro tempo...alla settimana!!!!

Usiamo sostanze naturali, non modificate chimicamente, ricicliamo i contenitori, salvaguardiamo le nostre ascelle, ci alleniamo al lavoro sistematico (un deodorante alla settimana), affiniamo i nostri sensi, interroghiamo il nostro gusto personale ... facciamo divertire i figli ad ideare e realizzare l'etichetta. Vedete quanto è coinvolto in un'azione che sembra quasi inutile, ma non lo è.

Buon divertimento.

Ah! Quasi dimenticavo...sembra che questo deodorante non sia cancerogeno!!!!!!